La soia è un alimento sempre più presente sulle tavole di tutto il mondo, in mille forme diverse.
Quali sono le sue origini di questo ricchissimo legume?
La storia della soia
Le proprietà della soia
Gli utilizzi della soia
La storia della soia
La coltivazione della soia iniziò almeno 5000 anni fa in Cina. Il nome che le fu dato era Ta Teou, che significa “grande fagiolo”. Venne inserita fra le cinque piante sacre, assieme a riso, frumento, orzo e miglio.
Oltre che un alimento, nell’antichissima tradizione medica cinese la soia veniva consigliata per curare i dolori alle ossa, per i crampi, per gli edemi, per i disturbi digestivi e per i problemi del cuoio capelluto.
La soia arriva nel mondo occidentale, America ed Europa, fra il XVII e il XIX secolo.
Le proprietà della soia
Botanicamente, la soia appartiene alla famiglia delle leguminose: è una pianta dal fusto eretto che può arrivare fino ai 90 cm di altezza e i suoi frutti sono dei baccelli piatti.
Ne esistono di diversi tipi: gialla, verde, nera e rossa.
Il suo apporto calorico è di circa 445 calorie ogni 100 grammi di alimento.
Si distingue dalle altre varietà di legumi per il suo elevatissimo contenuto proteico: i semi di soia sono composti per ben il 36% da proteine.
Il 20% sono invece grassi, prevalentemente acidi grassi insaturi, ovvero quelli comunemente definiti buoni.
È inoltre ricchissima di sali minerali, quali il calcio, il fosforo, il potassio, il magnesio ed il ferro e di vitamine: A, B1, B2, B3, B5, B6 e C.
È presente nella soia anche una buona percentuale di fibre.
Oltre ad avere valori nutrizionali eccellenti, la soia esercita anche tante proprietà benefiche sul nostro organismo:
• diminuisce il colesterolo: uno dei suoi componenti più importanti è la lecitina di soia, una sostanza emulsionante largamente utilizzata nell’industria alimentare nella produzione di creme e farciture. Ma la straordinaria ricchezza di omega-3, omega-6, colina e inositolo della lecitina di soia la rendono un elemento eccezionale per la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue;
• favorisce la mineralizzazione delle ossa prevendendo l’osteoporosi, grazie alla sua ricchezza d sali minerali;
• aiuta l’apparato digerente ed è particolarmente utile in caso di intestino pigro;
• regolarizza la glicemia poiché ha un bassissimo indice glicemico;
• è un antitumorale – in particolare contro tumore a colon, fegato, seno e prostata;
• è un rimedio contro i disturbi della menopausa, poiché ricca di isoflavoni, detti anche fitoestrogeni, che aiutano a reintegrare parte degli estrogeni non più prodotti dalle ovaie.
Gli utilizzi della soia
Oltre che ricchissima di proprietà benefiche, la soia è anche estremamente duttile.
Nella cucina orientale è un ingrediente comunemente usato in tantissime preparazioni di ogni tipo: essendo coltivata da millenni potremmo dire che è uno degli alimenti base di tantissime tradizioni culinarie orientali.
Non viene consumata solo nella sua forma originaria, ma si presta a tantissime preparazioni che ormai possiamo trovare normalmente in commercio ovunque.
• Farina di soia: si ottiene dalla macinazione dei semi e si usa come tutte le farine, da sola o miscelata ad altre, per la preparazione di pasta, pane e dolci. Una delle caratteristiche principali di questa farina è che non contiene glutine.
• Germogli di soia: si ricavano dalla pianta appena nata e si consumano come verdure.
• Latte di soia: si ottiene dalla macerazione dei semi di soia nell’acqua. È naturalmente privo di lattosio e caseina, elementi di origine animale presenti ad esempio nel latte vaccino ed è dunque facilmente digeribile. Viene utilizzato anche nella preparazione di yogurt e gelati.
• Olio di soia: viene estratto a caldo e chimicamente, non si estrae semplicemente con la spremitura come avviene, per esempio, con quello di oliva. Con questo procedimento, purtroppo, si perdono tante altre componenti preziose della soia, come la lecitina per esempio.
Nella sua forma grezza rimane una fonte ricchissima di acidi grassi polinsaturi, ma ha purtroppo la tendenza ad irrancidire velocemente: è per questo che l’industria alimentare, per facilitarne la commercializzazione, opta per una parziale idrogenazione dell’olio di soia, rendendolo quindi anche meno salutare.
Se si vogliono sfruttare le qualità di questo olio, bisogna quindi scegliere la sua forma grezza, non industriale.
• Il tofu: comunemente conosciuto come formaggio di soia, per la sua vaga somiglianza, nella consistenza, ai formaggi freschi, si produce tramite la coagulazione di un siero prodotto dalla fermentazione dei semi di soia.
• La salsa di soia: è forse il prodotto della soia più famoso nel mondo. La sua ricetta è antichissima, risale a più di 3000 anni fa. Si ottiene tramite la fermentazione della soia con l’aggiunta di frumento e sale.
• Il miso: è una salsa vegetale diffusa soprattutto in Giappone, che si ottiene dalla fermentazione di una pasta di semi di soia con acqua, riso e sale.
• Il natto: è un prodotto che si ottiene sempre tramite fermentazione e dalla consistenza piuttosto viscida.)
Questi sono solo alcuni esempi degli usi, forse i più comuni, della soia, che si sono diffusi dall’ Oriente, suo luogo d’origine, a tutto il resto del mondo, riscuotendo tanto successo.
Vogliamo darvi un consiglio in merito al consumo di soia: purtroppo la stragrande maggioranza della soia prodotta nel mondo è OGM, visto i grandi quantitativi richiesti, essendo utilizzata non solo per l’alimentazione umana, ma anche per quella animale.
Quindi per la vostra salute e se siete in cerca si soia di alta qualità e sicura, accertatevi che sia biologica e OGM free.