Ed ecco quello che per molti è l’ostacolo principale nell’approccio alla cucina orientale: le bacchette!
Ma come si usano? Come si fa?
È vero, cambia proprio la dinamica dei movimenti rispetto a quando si usa la forchetta, ci si deve abituare ad una gestualità del tutto diversa e ad un modo di avvicinarsi al cibo ugualmente diverso.
Vediamo se possiamo brevemente spiegarlo, se riusciamo a dare qualche dritta efficacie.
Anche perché in alcuni casi, l’uso della forchetta che “trafigge” il cibo, in realtà sarebbe proprio fuori luogo, come nel caso del sushi, che si mangia assolutamente in un sol boccone e non “straziato” dalle nostre posate.
Ecco la nostra guida all’uso delle bacchette
Non c’è un metodo unico per utilizzare le bacchette. L’importante è trovare quello che più si addice al nostro tipo di manualità.
Prendere in mano la prima bacchetta e posizionarla fra pollice e medio oppure, se si preferisce fra pollice e anulare: questa è la bacchetta che deve rimanere ferma. Posizionare a questo punto la seconda bacchetta, che nel primo caso dovrà stare fra pollice e indice, mentre nel secondo caso verrà stretta fra la sommità di pollice, indice e medio: questa sarà la bacchetta mobile. Assicurarsi che le estremità delle bacchette siano alla stessa altezza per evitare che si incrocino e per far sì che siano più efficaci nel prendere il cibo.
Alcuni preferiscono la prima impugnatura, altri la seconda; alcuni preferiscono impugnare le bacchette più in alto, altri preferiscono invece più in basso: l’unico modo per scoprire il sistema migliore per noi e per non fare brutte figure o rimanere a stomaco vuoto, è fare tante prove a casa, inizialmente con degli oggetti, non necessariamente con il cibo. È fondamentale allenarsi nella presa. In fin dei conti è solo questione di esercizio. Si può passare poi ad esercitarsi con qualunque cibo abbiamo in casa: ci serve per capire il meccanismo e soprattutto quanta forza esercitare per avere una buona presa. Quando ci si sente più sicuri, si possono provare prese ancora più difficili, come ad esempio una nocciola.
Il meccanismo delle bacchette differisce da quello delle posate soprattutto perché aggiunge nell’approccio col cibo anche l’esperienza sensoriale tattile. In perfetto accordo con l’idea che l’appagamento dal cibo si trae coinvolgendo tutti i sensi, non solo il gusto mangiando e la vista nella presentazione, le bacchette permettono l’esperienza tattile del cibo, ovvero con il loro meccanismo ci permettono di “sentire” la consistenza del cibo attraverso le mani, aggiungendo una sensazione in più all’esperienza visiva e gustativa.
Quando saremo abbastanza sicuri della nostra manualità con le bacchette, potremo finalmente gustarci i nostri piatti orientali preferiti senza snaturarli con le nostre posate.
Ci sono però pietanze che potrebbero risultare particolarmente insidiose da mangiare con le bacchette e sono in particolare il riso e i noodles. Con il riso e i noodles è consentito avvicinare la ciotola al viso, in modo da non dover far fare alle bacchette un tragitto troppo lungo e rendere il pasto un pochino più semplice.
Adesso che sapete tutto, non rimane che fare tanto esercizio. Ne troverete sicuramente vantaggio nella vostra prossima esperienza con il cibo orientale.
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